Il Progetto Bitume

Bitume è soprattutto un’esperienza.

È il progetto site-specific nato nel solco di FestiWall, il Festival di arte pubblica che in cinque anni ha attraversato la città di Ragusa innescando una riflessione sullo spazio urbano e il bene comune.

Bitume è un’indagine sull’archeologia industriale attraverso lo sguardo e il segno di alcuni fra gli esponenti più rappresentativi del muralismo contemporaneo, dentro un luogo cristallizzato nel tempo, all’interno della fabbrica Antonio Ancione, dove il passato può aprirsi al possibile lungo le traiettorie suggerite da capannoni e container dismessi.

Bitume è esplorazione, incursione in una materia che ha plasmato lo sviluppo di una intera società, ricerca di un tassello di storia del Novecento, di un racconto individuale e collettivo, scritto dai tanti lavoratori che hanno estratto e trasformato la roccia asfaltica di contrada Tabuna.

Bitume è rilettura di ciò che è stato rimosso, in dialogo fra arte e memoria, pieno e vuoto, evidente e nascosto. Il ciclo produttivo della storica azienda fa da leva all’atto estetico, che riconfigura il sistema industriale come ambito inedito per il gesto creativo.

Line up: 2501, Ampparito, Luca Barcellona, Bosoletti, Ciredz, Demetrio Di Grado, Franco Fasoli, Alex Fakso, Gomez, Greg Jager, Alexey Luka, Ligama, Case Ma’Claim, Martina Merlini, M-City, Moneyless, Ban Pesk, Rabit, Giovanni Robustelli, SatOne, Guido van Helten, Sebas Velasco, Simek, SNK-LAB, Sten e eLex, Dimitris Taxis, Tellas.

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L’area è fruibile con visite guidate e ingressi contingentati, seguendo un percorso prestabilito e a senso unico, nel pieno rispetto della profilassi sanitaria dettata dall’emergenza epidemiologica. È consigliato l’utilizzo di un abbigliamento consono al contesto. È obbligatorio non allontanarsi dalle guide che accompagnano gli spettatori nel tragitto.

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