Memoria e Materia

Si chiama Bitume.

La pietra calcarea tenera impregnata d’asfalto e petrolio, la roccia bituminosa che ha costruito nei secoli tanti tra i più antichi monumenti della città siciliana, e che poi nel 1800 dal sottosuolo ibleo ha preso la via del mare per andare a ricoprire d’asfalto le strade di tutta Europa, quella strana materia estratta dalle cave quell’oro nero che ha anticipato il petrolio, a Ragusa si chiama pietra pece.

Come il calcare di cui sono fatte le facciate barocche delle chiese iblee, si prestava docile all’opera degli scultori, degli artigiani, degli artisti che proprio in contrasto con il giallo paglierino del calcare scelsero il nero della pietra pece come elemento di costruzione e decorazione, fin dal 1500.

A. Ancione

L’ultimo capitolo della storia di contrada Tabuna è stato scritto da Antonino Ancione e dalla sua famiglia. Messinese di nascita, Ancione inizia la sua storia

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